sabato 14 gennaio 2012

Intelligenza collettiva o intelligenza connettiva?

Levy sostiene che l’intelligenza è una risorsa distribuita ovunque vi sia umanità, è il prodotto del sapere comune e che, attraverso le tecnologie, le persone possono condividere le facoltà intellettive e cooperare. De Kerckhove, filosofo e discepolo di McLuhan, sostiene la moltiplicazione delle intelligenze piuttosto che la loro somma, dà importanza alla connessione, al collegamento, alla messa in relazione delle intelligenze come approccio sinergico per il raggiungimento di obiettivi. E tu da che parte stai? Collettiva o connettiva? Ma poi il riconoscimento di queste forme di intelligenza non può sortire l’effetto di limitare l’espressione delle potenzialità del singolo? Le intelligenze soggettive non corrono il rischio di annullarsi anziché fortificarsi? E ancora, l’utilizzo della massa di informazioni che la rete offre può servire unicamente a raccogliere conoscenze e divenire la base per ulteriori decisioni individuali? La saggezza della folla è sempre e inconfutabilmente saggezza? La mia opinione? Penso che la fruizione di queste nuove forme di intelligenza, se non limita l'espressione delle potenzialità del singolo ma gli consente di dare il proprio contributo in contesti di condivisione e di interazione, non può che rappresentare un valore aggiunto per l'acquisizione di nuove conoscenze e di nuovi saperi.

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